In questi giorni si è assistito nella nostra Università a eventi eccezionali. Non viera mai
stato nel nostro Ateneo una così forte e radicale mobilitazione. Ci sembra doveroso fare il
punto della situazione e raccontare quello che abbiamo fatto in questi giorni e quello che
ancora vogliamo fare. Dopo l'assemblea di Ateineo avvenuta il 28 Ottobre, le 6 facoltà dell'Unical hanno autodeterminato la loro protesta. Anche la facoltà di Scienze Politiche ha ritenuto necessario alzare il livello della protesta occupando l'aula G4 del polifunzionale che sarà tenuta fino alla fine, come sede operativa del collettivo di facoltà. Le assemblee del 28 e del 29 avvenute nell'aula sono state abbastanza partecipate. Le discussioni si sono concluse con una mozione da presentare al Consiglio di Facoltà straordinario che si riunirà oggi 30 Ottobre alle ore 16. Il documento invita il consiglio ad esprimersi a favore del blocco della didattica per due ore al giorno, nelle quali si svolgerà didattica alternativa. Inoltre, l'assemblea ha creduto necessario proporre al consiglio l'attribuzione dei CFU a chi partecipa alle lezioni alternative, e di rendere ufficiale la sospensione dell'obbligatorietà dei corsi durante tutto il primo periodo didattico.
La didattica alternativa, che si svolgerà nell'aula G4, occupata 24h su 24, vuole PRENDERE TEMPO alla didattica ordinaria per OTTENERE quel TEMPO che ci serve per ragionare sul processo di smantellamento dell'Università Pubblica e non solo, che non è certo avvenuto esclusivamente con la legge 133, ma a nostro parere già da Ruberti per passare dalla Zecchino- Berlinguer e alla legge Moratti. Abbiamo bisogno di discutere, di guardarci in faccia perchè per troppo tempo gli studenti hanno smesso di confrontarsi sui problemi che li riguardano in prima persona e su tutto ciò che li circonda. Dobbiamo CREARE un'altra Università ed è nostro dovere farlo perchè il futuro nostro e di chi ci seguirà è nelle nostre mani. Il sapere non può e non deve essere assoggettato a logiche di mercato: è la qualità che conta non la quantità. Le lezioni alternative danno quelle informazioni che servono durante le assemblee per alzare il livello dell'analisi e creare consapevolmente l'Università che vorremmo.
Giorno 29 la Prof.ssa Loprieno ha tenuto una lezione su "Rifugiati e richiedenti asilo" e oggi 30 Ottobre il Prof. Parini terrà una lezione sulla Mafia in Calabria. Prossimamente toccheremo direttamente il percorso legislativo che riguarda la privatizzazione dell'Università Italiana.
Il collettivo di Scienze Politiche è in continua coordinazione con il resto delle facoltà. Il comitato Unical, promotore della protesta, si riunisce a fine giornata per fare il punto della situazione. Un referente racconta il lavoro che viene svolto in ogni facoltà. Tutto ciò in funzione di una costruzione di Ateneo della protesta in vista della manifestazione del 7 a Cosenza e del 14 a Roma.Ci teniamo a sottolineare che il collettivo non è un'organizzazione chiusa, ma è perto a tutti come sono aperte tutti i laboratori operativi all'interno della G4.
stato nel nostro Ateneo una così forte e radicale mobilitazione. Ci sembra doveroso fare il
punto della situazione e raccontare quello che abbiamo fatto in questi giorni e quello che
ancora vogliamo fare. Dopo l'assemblea di Ateineo avvenuta il 28 Ottobre, le 6 facoltà dell'Unical hanno autodeterminato la loro protesta. Anche la facoltà di Scienze Politiche ha ritenuto necessario alzare il livello della protesta occupando l'aula G4 del polifunzionale che sarà tenuta fino alla fine, come sede operativa del collettivo di facoltà. Le assemblee del 28 e del 29 avvenute nell'aula sono state abbastanza partecipate. Le discussioni si sono concluse con una mozione da presentare al Consiglio di Facoltà straordinario che si riunirà oggi 30 Ottobre alle ore 16. Il documento invita il consiglio ad esprimersi a favore del blocco della didattica per due ore al giorno, nelle quali si svolgerà didattica alternativa. Inoltre, l'assemblea ha creduto necessario proporre al consiglio l'attribuzione dei CFU a chi partecipa alle lezioni alternative, e di rendere ufficiale la sospensione dell'obbligatorietà dei corsi durante tutto il primo periodo didattico.
La didattica alternativa, che si svolgerà nell'aula G4, occupata 24h su 24, vuole PRENDERE TEMPO alla didattica ordinaria per OTTENERE quel TEMPO che ci serve per ragionare sul processo di smantellamento dell'Università Pubblica e non solo, che non è certo avvenuto esclusivamente con la legge 133, ma a nostro parere già da Ruberti per passare dalla Zecchino- Berlinguer e alla legge Moratti. Abbiamo bisogno di discutere, di guardarci in faccia perchè per troppo tempo gli studenti hanno smesso di confrontarsi sui problemi che li riguardano in prima persona e su tutto ciò che li circonda. Dobbiamo CREARE un'altra Università ed è nostro dovere farlo perchè il futuro nostro e di chi ci seguirà è nelle nostre mani. Il sapere non può e non deve essere assoggettato a logiche di mercato: è la qualità che conta non la quantità. Le lezioni alternative danno quelle informazioni che servono durante le assemblee per alzare il livello dell'analisi e creare consapevolmente l'Università che vorremmo.
Giorno 29 la Prof.ssa Loprieno ha tenuto una lezione su "Rifugiati e richiedenti asilo" e oggi 30 Ottobre il Prof. Parini terrà una lezione sulla Mafia in Calabria. Prossimamente toccheremo direttamente il percorso legislativo che riguarda la privatizzazione dell'Università Italiana.
Il collettivo di Scienze Politiche è in continua coordinazione con il resto delle facoltà. Il comitato Unical, promotore della protesta, si riunisce a fine giornata per fare il punto della situazione. Un referente racconta il lavoro che viene svolto in ogni facoltà. Tutto ciò in funzione di una costruzione di Ateneo della protesta in vista della manifestazione del 7 a Cosenza e del 14 a Roma.Ci teniamo a sottolineare che il collettivo non è un'organizzazione chiusa, ma è perto a tutti come sono aperte tutti i laboratori operativi all'interno della G4.
Collettivo Scienze Politiche
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